Un'altra panchina di pietra - delle poche sopravvissute - è stata devastata a Villa Sperlinga (Palermo).
I pezzi della seduta di pesante travertino sono sparsi tutt'attorno.
Rimangono soltanto, tristemente ancora al loro posto, come sentinelle solitarie della devastazione appena avvenuta, i suoi plinti.
A vedere ciò che rimane della povera panchina (ulteriore vittima di una specie che qui a Villa Sperlinga è ormai sulla via del tramonto e in corso di estinzione) si può senz'altro escludere l'ipotesi che si sia logorata per il troppo uso e si è portati a propendere piuttosto verso l'ipotesi che sia stata vandalizzata nel corso di una selvaggia prova di forza...
Tutto accade di notte, quando la Villa che è priva di recinzione e che non usufruisce di alcuna forma di guardiania viene invasa da bande di teppistelli e di adolescenti nullafacenti che, con i loro motorini e con le loro auto-scooter acquistate dai soldi di papà e mamma, stanno a bivaccare davanti ad un bar che se ne sta ai piedi della famosa "Torre Sperlinga" a poca distanza dalla tabaccheria aperta H24, videogiochi, macchinette mangiasoldi e scommesse compresi.
L'ozio e i soldi facili sono padre di tutti i vizi, e seno accoppiati a cattiva educazione e a ignoranza, il risultato orribile è questo: distruggere e sistematicamente sottrarre alla fruizione ciò che è patrimonio della comunità.
Gli stessi teppistelli si accaniscono sovente con il favore del buio contro le instalazioni di giochi per i bambini di recente posizionati e che, per questo motivo - sicuramente - non avranno vita lunga.
Ancora una volta, l'Amministrazione comunale si distingue per la sua assenza.
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