Berretta di lana e pigiama di flanella
Mi vedo come un nonnetto
con la tremarella
molto poco snella,
addobbato ben bene
contro i rigori del freddo
Ma mi raffreddo malgrado tutto
e starnutisco a più non posso,
salve e fuochi di artiglieria,
peti petardi
Ma come son bastardi!
Ma che cos’altro
farà rima con freddo?
Beddo?
Albedo?
Freddo contro caldo
Ma ora chiamo un Aldo
che nell’impari lotta
risolverà ogni problema
lanciando il suo terribile anatema
Uhuhuhuh! Uhuhuhuh!
Grido lacerante,
fortemente perturbante,
che in un sol momento,
fa volare via il mio turbante
Paura,
tanta paurissima
paurissima rarissima
ma -issima non è poi cotanta
E infatti, risuona la borbonica cantilena,
perchè i militi vanno di buona lena
Avanti u peri cu issu
Cu issu e senza issu
Avanti!
Lestofanti!
Di buona lena,
marciamo senza pena
come gli ambasciatori
che portan fiori
E poi serti fioriti deponiamo
Seduto in panchina
davanti a Padre Pio,
stamane meditavo
chiedendomi dove fosse suo Zio
e mi rispose solo un cinguettio
dall’alto di un ramo
emesso da un pesce volante ingenuo,
appena preso all’amo,
E la campana suonò a stormo
e, quindi, percossa dal fulmine
con un vigoroso rombo
precipitò a terra, con un forte tonfo
ed un cupo echeggiante rimbombo
E, allora, tutti giù per terra!
Avanti u peri cu issu
Cu issu e senza issu