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18 novembre 2015 3 18 /11 /novembre /2015 06:42

Loro Attendono(Maurizio Crispi) A chi sa apprezzare i romanzi di Robert McCammon, potrà piacere Loro attendono (titolo originale: Bethany's Sin, nella traduzione di Carla Meazza), che è metà tra un fantasy e un horror della più pura lega, magistralmente costruito.
Purtroppo il volume pubblicato in traduzione italiana nel 1996 nella meritevole collana Mondadori "I Blues", dieci anni dopo l'edizione in lingua originale, avvenuta nel 1986, ha avuto vita breve e allo stato attuale non è più reperibile (fuori catalogo).
Per leggerlo, dunque, occorre avere la buona sorte di reperirlo in qualche remainder o su qualche bancarella dell'usato.
Bethany's Sin è la "classica" città maledetta, dove una famigliola, lui - Evan -scrittore desideroso di farsi una fama e veterano della guerra in Vietnam perseguitato da incubi ricorrenti, lei - Kay -giovane insegnante e la loro bimba Laurie, decidono di trasferirsi, abbindolati dal buon prezzo di una casa che viene loro offerta, ed iniziare così a costruirsi una nuova vita.
Bethany's Sin E' una città insolitamente tranquilla: sembra che non succeda nulla e invece molte cose accadono. Per non parlare del fatto che, a certi orari, sembri che in giro non ci sia nessuno e che, nottetempo accadano degli eventi misteriosi, o anche del fatto che molti degli uomini dei diversi nuclei familiari siano assenti o invalidi.
Evan coltiva il progetto di scrivere un articolo sulla storia di questa piccola comunità e scoprirà presto molte strane cose o si imbatterà in inspiegabili reticenze: elementi che lo spingeranno ad indagare con maggiore determinazione per rompere il velo di misteri e diffidenze, scontrandosi con muri di diffidenza e di ostilità.
Ma Ethan ha alle spalle l'esperienza di soldato in Vietnam, dove oltre ad essere stato ad esperienzze estreme di resilienza, si è salvato anche grazie ad uno sviluppato senso di "prossimità" ambientale e soprattutto per via delle sue premonizioni e di sogni ricorrenti dai contenuti particolarmente vividi.
La tensione, come in tutte le storie di fantasmi, di case e di villaggi infestati da presenze oscure cresce lentamente, mattone dopo mattone: la verità emergerà a poco, sino a concretizzarsi in un epico scontro finale tra le forze del Bene e del Male.
E Evan, che è un guerriero, giocherà il tutto per tutto per mettere in salvo la sua famiglia.
Viene tirata in ballo la mitica società delle Amazzoni, modello mitologico e leggendario di una spietata società matriarcale, portare di maledizione che dall'antica città dissepolta da un archeologo molti anni prima è tornata a rivivere in una quieta campagna degli USA.
Themyscrisia = Bethany's 
Sin, in altri terrmini.

E a Bethany's Sin non c'è posto per gli uomini.
Il volume di McCannon lo avevo da molti in anni in libreria, in pratica dal tempo della sua uscita: l'ho scovato qualche mese fa, in occasione della risistemazione di alcuni volumi, e ho voluto leggerlo immediatamente.
Un volume che ha atteso a lungo sino a quando l'ho ritrovato...

(Dalla quarta di copertina) Hanno dormito per secoli, il loro grido intrappolato nella montagna che le sovrasta, gli occhi implacabili spalancati nel buio. Hanno portato con sé il loro mistero, l'inestinguibile sete di vendetta delle Amazzoni, l'incendio che ha devastato i corpi di mille guerrieri.
Sono dei mostri. E soltando un uomo può combatterli. Quell'uomo di sta preparando


 

Loro attendono. Un piccolo gioiello su di una città maledetta infestata dalle Amazzoni redivive
Loro attendono. Un piccolo gioiello su di una città maledetta infestata dalle Amazzoni redivive
Loro attendono. Un piccolo gioiello su di una città maledetta infestata dalle Amazzoni redivive

Robert R. McCammon (Birmingham, 11 giugno 1952) è un romanziere statunitense.

Ha debuttato nel 1978 col romanzo Baal, iniziando una prolifica carriera di romanziere che lo ha portato a scrivere un totale di tredici romanzi prima di prendersi un lungo periodo di pausa dal lavoro alla fine del 1992. Recentemente è tornato a pubblicare: nel 2002 si è riaffacciato sul mercato con Speaks the Nightbird e nel 2007 è arrivato l'ultimo The Queen of Bedlam.

In Italia McCammon è stato recentemente riscoperto dalla Gargoyle Books, la casa editrice romana specializzata in narrativa horror, che ha pubblicato nel 2005 Hanno sete. Il bacio oscuro (They Thirst, 1981), nel 2006 L'ora del lupo. Gli artigli della notte (The Wolf's Hour, 1989), nel 2007 La via oscura (Mystery Walk, 1983), nel 2009 La maledizione della casa degli Usher (Usher's Passing 1984), ispirato al racconto Il crollo di Casa Usher di Edgar Allan Poe, e nel 2010 Mary Terror (Mine, 1990).

Il nome greco Ἀμαζών (amazòn) è di dubbia etimologia.  La maggior parte degli autori classici, considerano la Ἀ iniziale un'alfa privativa che rende nullo il successivo nome μαζός, versione ionica di μαστός, che vuol dire "seno": il risultato sarebbe quindi "senza seno".  L'etimologia è riferibile al costume tradizionale attestato dalle fonti mitografiche secondo cui le Amazzoni si mutilavano la mammella destra allo scopo di tendere meglio l'arco. Da tutti gli autori viene evidenziata la relazione fra la mutilazione/occultamento degli attributi femminili e il miglioramento delle abilità guerresche reputate qualità chiaramente maschili.
Il nome greco Ἀμαζών (amazòn) è di dubbia etimologia.  La maggior parte degli autori classici, considerano la Ἀ iniziale un'alfa privativa che rende nullo il successivo nome μαζός, versione ionica di μαστός, che vuol dire "seno": il risultato sarebbe quindi "senza seno".  L'etimologia è riferibile al costume tradizionale attestato dalle fonti mitografiche secondo cui le Amazzoni si mutilavano la mammella destra allo scopo di tendere meglio l'arco. Da tutti gli autori viene evidenziata la relazione fra la mutilazione/occultamento degli attributi femminili e il miglioramento delle abilità guerresche reputate qualità chiaramente maschili.
Il nome greco Ἀμαζών (amazòn) è di dubbia etimologia.  La maggior parte degli autori classici, considerano la Ἀ iniziale un'alfa privativa che rende nullo il successivo nome μαζός, versione ionica di μαστός, che vuol dire "seno": il risultato sarebbe quindi "senza seno".  L'etimologia è riferibile al costume tradizionale attestato dalle fonti mitografiche secondo cui le Amazzoni si mutilavano la mammella destra allo scopo di tendere meglio l'arco. Da tutti gli autori viene evidenziata la relazione fra la mutilazione/occultamento degli attributi femminili e il miglioramento delle abilità guerresche reputate qualità chiaramente maschili.
Il nome greco Ἀμαζών (amazòn) è di dubbia etimologia.  La maggior parte degli autori classici, considerano la Ἀ iniziale un'alfa privativa che rende nullo il successivo nome μαζός, versione ionica di μαστός, che vuol dire "seno": il risultato sarebbe quindi "senza seno".  L'etimologia è riferibile al costume tradizionale attestato dalle fonti mitografiche secondo cui le Amazzoni si mutilavano la mammella destra allo scopo di tendere meglio l'arco. Da tutti gli autori viene evidenziata la relazione fra la mutilazione/occultamento degli attributi femminili e il miglioramento delle abilità guerresche reputate qualità chiaramente maschili.
Il nome greco Ἀμαζών (amazòn) è di dubbia etimologia.  La maggior parte degli autori classici, considerano la Ἀ iniziale un'alfa privativa che rende nullo il successivo nome μαζός, versione ionica di μαστός, che vuol dire "seno": il risultato sarebbe quindi "senza seno".  L'etimologia è riferibile al costume tradizionale attestato dalle fonti mitografiche secondo cui le Amazzoni si mutilavano la mammella destra allo scopo di tendere meglio l'arco. Da tutti gli autori viene evidenziata la relazione fra la mutilazione/occultamento degli attributi femminili e il miglioramento delle abilità guerresche reputate qualità chiaramente maschili.

Il nome greco Ἀμαζών (amazòn) è di dubbia etimologia. La maggior parte degli autori classici, considerano la Ἀ iniziale un'alfa privativa che rende nullo il successivo nome μαζός, versione ionica di μαστός, che vuol dire "seno": il risultato sarebbe quindi "senza seno". L'etimologia è riferibile al costume tradizionale attestato dalle fonti mitografiche secondo cui le Amazzoni si mutilavano la mammella destra allo scopo di tendere meglio l'arco. Da tutti gli autori viene evidenziata la relazione fra la mutilazione/occultamento degli attributi femminili e il miglioramento delle abilità guerresche reputate qualità chiaramente maschili.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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