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30 novembre 2015 1 30 /11 /novembre /2015 01:49
Labirinto Blu. Con il recente romanzo targato Preston/Child continua la saga dell'agente FBI Pendergast e dei suoi comprimari

(Maurizio Crispi) Immancabile per gli appassionati l'appuntamento annuale con il nuovo romanzo della premiata ditta Douglas Preston e Lincoln Child e questa volta si è trattato di "Labirinto Blu. Un nuovo caso dell'agente Pendergast" (titolo originale inglese: Blue Labyrinth, nella traduzione di Barbara Porteri), Rizzoli, 2015

I romanzi di Douglas Preston e Lincoln Child si leggono sempre con piacere. Ma se, all'inizio, i due sono riusciti a dar vita ad una fertile vena horror mescolata con il thriller, con il passare del tempo sono scivolati sempre di più nella letteratura d'appendice e nel feuilleton. Io sarei piuttosto propenso a etichettare i loro romanzi nell'ambito dell'avventura, con qualche risvolto poliziesco, una miscela tipica del mistery d'appendice..
Infatti, i temi del grande romanzo d'appendice ci sono tutti: inseguimenti, sparatorie, veleni rari e avvelenamenti, vendette trans-generazionali, verità contenute in antichi libri polverosi, tutti elementi che hanno come epicentro i sotterranei labirintici del Museum of Natural History di New York: ma potrebbe anche trattarsi dei sotterranei del Louvre o di quelli di Palermo, se è per questo. La location è soltanto un pretesto per dispiegare un'avventura, uno scenario che viene messo in piedi e rappresentato ma senza un effettivo contatto con la realtà.
Da qui la tendenza, tipica di tutti i romanzi d'appendice ottocenteschi (vedi ad esempio "I Misteri di Parigi" di Eugène Sue, oppure "I Beati Paoli" del nostro William Galt, pseudonimo di Luigi Natoli, all'enfatizzazione e alla massima drammatizzazione dell'azione e dei suoi effetti.
Occorre ammettere che Preston e Child sono degli ottimi cuochi e preparano ogni volta delle buone pietanze, ma sempre utilizzando - dopo un sapiente rimescolamento - gli stessi ingredienti che assumono nel processo nuove configurazioni (mentre degli stessi personaggi vengono fornite, di volta in volta, inedite sfaccettature che li rendono più complessi, in un lavoro di continuo cesello)..
E' quello che accade nell'ormai interminabile saga dell'agente speciale FBI Aloysius Pendergast che, in questa nuova avventura, si libera alla fine della pesante legacy della sua famiglia, che è macchiata di sangue e compromessa da azioni immorali compiute da alcuni suoi avi.
Con Pendergast ed i suoi numerosi comprimari, e con i cattivi di turno che lo vogliono far fuori per dar corso a faide secolari, Preston e Child hanno creato - e continuano alimentare - una vera e propria saga, abbandonando altri temi che all'inizio del loro sodalizio avevano esplorato, e, preferendo al novum e alla meraviglia, l'intrigo che si ripropone ogni volta con volti nuovi ed inattesi.

(Dal risguardo di copertina) La sera in cui trova il cadavere del figlio sulla soglia di casa, l’agente dell’FBI Aloysius Pendergast non ha idea di chi possa celarsi dietro quell’omicidio. Sa soltanto che il messaggio è diretto senza dubbio a lui. Per cercare il suo nemico, Pendergast si concentra sulla gemma rarissima rinvenuta nello stomaco della vittima durante l’autopsia; ma nei luoghi bui della miniera abbandonata dove la pista lo conduce sarà obbligato a fare i conti con un sinistro segreto di famiglia che credeva sepolto. È dunque la vendetta a perseguitarlo? Nella fitta trama in cui l’abile aguzzino stringe Pendergast, sembra intrecciarsi anche l’omicidio di un tecnico di laboratorio del Museo di Storia Naturale sul quale sta indagando il suo amico Vincent D’Agosta, tenente della polizia di New York. E mentre l’agente dell’FBI comincia a soccombere al peso del passato e la sua mente è trascinata in un mondo onirico da incubo, il compito di scoprire quale sia la connessione tra la gemma e i resti umani sui quali stava lavorando il tecnico del museo toccherà alla sua prediletta Constance e alla scienziata Margo. Ma l’enigma non potrà dirsi risolto finché l’ultimo e più importante elemento non avrà preso posto sulla scacchiera. Invischiato in un complotto crudelmente geniale, Pendergast giungerà a verità che mai avrebbe immaginato.

Gli autori. Douglas Preston, giornalista del “New Yorker”, e Lincoln Child, editor e saggista, sono una delle coppie più collaudate di autori di thriller. Oltre a Sotto copertura, i due autori hanno scritto insieme i bestseller Relic (da cui è stato tratto il film omonimo), Dossier Brimstone, La danza della morte, Il libro dei morti, La ruota del buio, Il sotterraneo dei vivi, La mano tagliata e L’isola della follia, tutti pubblicati in Italia da Rizzoli.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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