Un cane caca su di un letto di fiori caduti,
azionando con vigore il suo torchio addominale
Quale miglior giaciglio su cui deporre la propria merda!
Il lezzo della deiezione canina
si confonde ora con il lieve sentore di putrefazione
misto a tracce grevi di profumo che emana da quei fiori
Il cane in sé è ignaro del potenziale estetico del suo gesto
Egli, cane del nulla, si è limitato a cacare,
nel momento in cui ha sentito lo stimolo di farlo
Solo noi possiamo ravvisare nella sua azione
un senso, una causalità o un movente estetico
Siamo noi soltanto a cercare significati
all'assurdo universo in cui siamo immessi,
interpretando da inesausti ermeneuti,
tentando di mettere ordine al caos che ci circonda
E pretendiamo di dominare il mondo
I nostri sforzi tuttavia
sono soltanto una miserevole panacea
Ogni giorno,
sempre più affaticati,
tessiamo il velo di Maya che nasconde
l'orrore e le miserie
da cui siamo assediati,
illudendoci
E l'intercapedine che separa
sanità e follia
si fa ogni giorno più sottile
Già pubblicato come nota FB nel mio profilo
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