(Maurizio Crispi) Siamo di fronte ad un movimento epocale: migliaia di migranti, esseri umani in fuga, uomini, donne e bambini, attraversano i deserti e il vasto mare per giungere in contrade dove sperano di trovare un maggiore benessere, cibo, acqua, lavoro, una vita dignitosa.
La porta all'Occidente opulento (dal loro punto di vista, ma relativizzando l'Occidente lo è pur ancora) è l'Europa.
Non è solo l'Italia ormai è la porta verso l'Europa.
Lampedusa si è trasformata rispetto alla massa in arrivo in una porticina troppo stretta.
Adesso è tutta l'Europa che si affaccia sul Mediterraneo ad essere presa d'assolta.
In Spagna, l'obiettivo é entrare a Ceuta e da lì trovare il modo di uscire verso il Continente.
In Italia, i barconi (o addirittura le navi) sbarcano o vengono trainati su buona parte della costa siciliana (gli arrivi a Palermo e a Catania non sono infrequenti, calabrese, pugliese.
In Grecia, i migranti forzano il blocco e superano il confine tra la Grecia e la Bulgaria e da qui entrano in territorio serbo che concede loro tre giorni di permesso per attraversare il territorio nazionale e giungere al confine con l'Ungheria che per cercare di difendersi ha eretto una barriera d'acciacio.
Tra la Francia e l'Inghilterra i migranti fanno resa all'imboccatura del Tunnel sotto la Manica, perchè vorrebbero entrare in massa in UK.
Non ci rendiamo conto di ciò che sta accadendo, ma sicuramente stiamo rapidamente evolvendo verso un rivolgimento apocalittico e presto il nostro mondo, quello della vecchia Europa sarà radicalmente trasformato da questa invasione: le cifre sono eloquenti.
Si accrescono i fenomeni di intolleranza, di paura, di indifferenza,come il caso della runner che sulla spiaggia di Sampieri, nelle sue costose scarpe da corsa, ha continuato a correre, destreggiandosi tra i cadaveri recuperati da un naufragio di recente avvenuto.
Rappresentanti dell'estrema destra si rivoltano e vengono fuori con gli slogan razzisti e con azioni di violenta intolleranza.
Mente l'orda di migranti attraversa a marce forzate la Serbia alla volta del muro d'acciaio ereto a difesa della frontiera con l'Ungheria, si accresce la diffusa sensazione di avere a che fare con una marea di revenant o di zombie la cui rappresentazione sopita è presente in modo diffuso nell'immaginario della cultura occidentale.
E, in effetti, a guardare alcune delle immagini che sono disponibili in rete, parrebbe proprio che che le riprese video e le foto siano tratte di peso da unr b-movie horror.
E, in questo caso, quanto ad atrocità delle morti in cui incorrono i migranti la realtà supera la fantasia. Che dire delle centinaia sigillati dentro le stive a soffocare con i vapori dei motori e per la mancanza d'aria? E degli stupri alle donne da parte dei trasportatori/aguzzini? E dei cadaveri allineati sulle spiaggie oppure presi nelle reti da pesca?
E' legittimo pensare che i migranti morti in modo così iniquo nei viaggi per terra e mare possano tornare a perseguitarci in forma di fantasmi o di zombie.
In ogni caso, tutti costoro, morti e viventi, rappresentano la cattiva coscienza dell'Occiente che prima ha sfruttato, ha tratto in schiavitù, ha colonizzato e poi ha abbandonato questi popoli a se stessi, senza speranza e senza nulla su cui potere fondare un'esistenza dignitosa.
Siamo davanti ad una messa in scena in chiave globale del conradiano Cuore di Tenebra e dobbiamo essere pronti a fronteggiare imprevedibili sviluppi: il viaggio alla ricerca del Cuore di tenebra dell'Occidente non si sviluppa più lungo il corso del fiume Congo, ma in tuttta l'Europa.
Eloquente, al riguardo, il commento che Cettina Vivirito ha scritto su alcune di queste drammatiche immagini.
La prima foto è una scena della nuova stagione di «The Walking Dead», la serie TV che, negli Usa, è il più grande successo di sempre della televisione a pagamento.
Le altre sono foto scattate al confine tra Grecia e Macedonia, dove in migliaia hanno oltrepassato i blocchi della polizia e sono entrati.
In America psicologi e sociologi si sono interrogati sul perché milioni di persone nel mondo non vedano l’ora di seguire storie ambientate in un futuro distopico farcite di sangue e orrore.
E me lo chiedo anch'io: cosa ci ha reso capaci di fondere la realtà e l'immaginazione in un mix letale e indifferente?
E perché non siamo in grado di darci una risposta che ci aiuti a cambiare questo stato di cose? Da dove tiriamo fuori la capacità di guardare immagini che squarciano il cuore mentre un attimo dopo ridiamo con lo stesso cuore dell'ultima cazzata retwittata in condominio?
Sarà una questione di sopravvivenza, voglio credere, mors tua vita mea, ma gli scheletri nell'armadio sono zombie ormai, e prima o poi verranno fuori con tutto il delirio del caso.
Alle vittime straziate di questo incontrovertibile viaggio chiedo perdono in nome di tutti noi, vittime a nostra volta dell'Impero Globale.
"Quelli che corriamo e a noi non ci interessa di ciò che accade accanto a noi". Mentre sul litorale di Sampieri si prestava soccorso ad un gruppo di migranti che avevano fatto naufragio e se ne raccoglievano i cadaveri sul litorale, un occasionale cineasta ha raccolto un'inquietante immagine, paradigmatica dell'indifferenza e dell'inaridimento emozionale di fronte al ripetersi di simili eventi: una donna in tenuta da jogging, corre tranquillamente (come si può vedere dalle immagini del filmato), schivando i corpi e non curandosi minimamente di interrompere la sua “missione sportiva”, per aiutare e prestare anche lei soccorso. Da dire che, come si può vedere dal “master” delle immagini fornite da Massimiliano Di Fede, quando l’atleta transita correndo dal luogo, con i migranti che vengono soccorsi (alla sua destra) e con i migranti morti che ben si vedono (alla sua sinistra), i soccorsi non erano ancora arrivati. Quindi, magari , il suo apporto (come quello di tutti presenti sul luogo) avrebbe potuto essere importante. Tanto che, come si può sentire nell’audio originale del filmato, c’è qualcuno dei soccorritori che esclama ad alta voce “impressionante!”. Una vera e propria "corsa della vergogna". Aggiungerei io: impressionante documento di "disumanità" e che conferma molte delle cose che sono state scritte sulla psicologia dell'"indifferenza" che - ahimé - è uno dei mali più conclamati del nostro tempo. Per leggere l'articolo originale segui questo link: http://www.laspia.it/la-corsa-della-vergogna-la-verita-ch…/…
Credo che il terzo principio della dinamica reciti più o meno così nella formulazione di Newton : "Ad ogni azione corrisponde sempre una uguale ed opposta reazione".
Le nostre azioni durante il periodo del colonialismo e quelle successive del "nuovo" colonialismo operato dalle grandi multinazionali. .. di cui il "Land Grabbing" è moderna abominevole espressione... sono le azioni che hanno determinato questa reazione...
Aggiungi un pizzico di nazionalismo una punta di intolleranza e due o tre foglie di ignoranza e l'apocalisse del nostro mondo "civile" è servito. ..
Una via di scampo esiste... ed è la seguente
Citando Amos Oz : "Solo chi tradisce, chi esce fuori dalle convenzioni della comunità a cui appartiene, è capace di cambiare se stesso ed il mondo".
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