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27 giugno 2015 6 27 /06 /giugno /2015 07:33
Ultimo piano (o porno totale). Distopia, filosofia, satira ed erotismo, imbrigliati in un'abile struttura narrativa

Ultimo piano (o porno totale) di Francesco D'Isa, pubblicato dalla Casa Editrice Imprimatur (2015), narra la vicenda di un fratello e una sorella, entrambi di nome Claude e Claude, che lavorano nell’industria pornografica in ruoli diversi e con scopi opposti.

La loro storia ruota attorno alla fulminante carriera "per vocazione"  come geniale autore di film porno di Claude e alla nascente carriera di pornostar leader della donna (che assume il nome d'arte di Eva), mentre intanto si delinea la nascita di un film breve dalle incredibili proprietà, il “porno totale”, che sarà la massima opera d'arte del regista Claude e che rischia di risucchiare le loro vite assieme a quelle di congiunti, amici e colleghi.Insomma, il film "Porno Totale", ideato e realizzato da Claude rischia di diventare un'arma di distruzione di massa dalle devastanti conseguenze, dal momento che una sua singole sequenza ha delle proprietà ipnotiche e letteralmente rapisce ipnoticamente lo spettatore/fruitore verso uno stato alterato di coscienza, che lo conduce (uomo o dnna che sia) verso un culmine organismico totale di spossante intensità (per cui non si potrà in seguito sperimentare alcuna forma di piacere) e che, come effetto collaterale, determina una forma di irreversibile sterilità.

Narratore e deus ex machina è Frank Spiegelman, «uomo orrendo» e proprietario della più grande casa di produzione pornografica - la Perverse Angels - in una Varsavia immaginaria, futuribile «capitale dell’Europa Federale».

Tutto inizia, si svolge e finisce all’interno del grattacielo della sua azienda; un edificio che, grazie alla sua particolare struttura che è metafora della società con la sua straficazione dalla suburra dei piani bassi (in cui di tutto può succedere) al lusso raffinato per pochi o pochissimi "eletti" dei piani sommitali, influirà sullo stesso svolgersi degli eventi.

Nel romanzo si intrecciano erotismo, filosofia, satira e distopia (senza nessuna concessione alla pornografia becera e di infimo livello), ben imbrigliati dalla figura narrante, che porterà tutti questi elementie i diversi personaggi verso la sintesi di un’inattesa conclusione. La narrazione é permeata di un erotismo che la avvolge nella sua interezza senza mai esplicitarsi: la tensione rimarrà un rumore di fondo inespresso – perlomeno fino alla chiusura dell’inevitabile climax.

Francesco D’Isa è un artista visivo le cui opere vengono pubblicate ed esposte in tutto il mondo. Nel 2007 ha dato vita al collettivo internazionale Pornsaints. Scrive per il Post e RT Books Review (USA).

Ha pubblicato il romanzo illustrato I. (Nottetempo, 2011), racconti in Selezione Naturale (Effequ, 2013) e in Toscani Maledetti (Piano B, 2013) e il fumetto Liebe macht nicht frei, baby (Retina Comics, 2013). Nel 2014 è uscito il suo primo romanzo Anna. Storia di un palindromo per Effequ.

 

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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