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26 giugno 2015 5 26 /06 /giugno /2015 05:04
Il libro oscuro. Nel seguito di La setta dei libri blu, Dahlquist è riuscito a scrivere un libro oscuro per i lettori

(Maurizio Crispi) Il Libro Oscuro (The Dark Volume, Bompiani, 2011) di Gordon Dahlquist é il seguito de "La Setta dei Libri Blu", che si era presentato come un romanzo di azione e complotto con elementi da thriller alchemico, nel complesso abbastanza accativante.
Ma questo "libro oscuro" l'ho trovato privo di qualsiasi appeal e l'ho letto per forza, perché non mi andava di lasciarlo a metà.
Una sfilza di situazioni, di personaggi che si incontrano e che poi si separano. Spostamenti dromomanici da un luogo all'altro, seguendo una geografia alquanto improbabile e poco credibile.
Non c'è pathos, non c'è un vero intreccio o un intrigo tali da riuscire a trasmettere nel lettore curiosità, voglia di andare avanti, emozioni o, come nella precedente prova, sprazzi di eros "maledetto".
Risulta sostanzialmente noioso e privo di un centro, senza né capo né coda.
Si può entrare nel testo in qualsiasi punto ed uscirne a piacimento.
L'idea è buona, ma l'autore rispetto all'intreccio proposto nel precedente romanzo, si è involuto ed è riuscito a confezionare un romanzo che risulta oscuro soprattutto per i lettori.
Il primo romanzo aveva una credibilità maggiore ed era, di fatto, un ottimo copione per un film da produrre: e, come film di azione e di avventura, con elementi di thriller alchemico, avrebbe avuto anche successo. Solo che sinora nessuno ci ha pensato.
La cosa più bella di questo volume è la copertina che, con quel corvo minaccioso poggiato su di un libro aperto e un cielo corruscato nello sfondo, rimane tuttavia come una soglia accattivante che non porta a nulla...

(Dal risguardo di copertina) Su una costa brulla, la giovane ereditiera Miss Temple si risveglia dopo una lunga malattia per scoprire di essere rimasta sola e senza amici. In fuga da contadini curiosi e da attacchi di “lupi”, Miss Temple intraprende un viaggio con la più improbabile delle compagne, la seducente e fatale Contessa de Lacquer-Sforza. Nello stesso momento, l’assassino - il Cardinale Chang - sta seguendo le tracce di una scia di distruzione messa in atto dal dissoluto aristocratico Francis Xonck, a cui un misterioso processo ha corrotto mente e corpo. Xonck conduce Chang alle rovine di Harschmort House, alla ricerca di un libro misterioso e pericoloso per l’intera umanità. Nel frattempo, il Dr. Svenson è al fianco di una giovane donna malata, i cui ricordi sono stati portati via da un libro blu di cristallo. La sua speranza è che, nell'aiutarla a ritrovare la memoria, potrà svelare il mistero di una congiura cabalistica per il dominio del mondo. Mentre Miss Temple, il Cardinale Chang e il Dr. Svenson svelano i diabolici schemi dei loro nemici mortali, anche i terribili segreti custoditi dal Libro Oscuro si aprono davanti ai nostri occhi uno dopo l’altro.


Nota sull'autore. Gordon Dahlquist (Seattle, 1961) è uno sceneggiatore e scrittore statunitense.
Dal 1988 vive a New York, dove si è laureato alla Columbia University's School of the Arts. È membro del New York Theatre Workshop Usual Suspect, ha scritto sceneggiature per il cinema è il teatro.
Nel 2006 pubblica il suo primo libro The Glass Books of the Dream Eaters, che in Italia viene pubblicato nel maggio 2008 dalla casa editrice Bompiani con il titolo La setta dei libri blu.
Il 1º maggio del 2008 in Gran Bretagna viene pubblicato il seguito del suo primo romanzo The Dark Volume, pubblicato in Italia nel 2011 con il titolo "Il libro oscuro", sempre per Bompiani; vive a New York.

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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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