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11 marzo 2015 3 11 /03 /marzo /2015 08:51
Kingsman. The Secret Service. Un film godibile che ironizza sugli 007 e sulle spy story

(Maurizio Crispi) Kingsman - Secret Service (film diretto da Matthew Vaughn, UK, 2014) è un film che si origina da una miniserie a fumetti The Secret Service, realizzata per l'etichetta Millarworld tra il 2012 e il 2013 da Mark Millar insieme al regista Matthew Vaughn, disegnata da Dave Gibbons e distribuita in Italia dalla Panini Comics in concomitanza dell'uscita del film nelle sale italiane il 25 febbraio 2015.
Si tratta del quarto lungometraggio tratto dai fumetti Millarworld, dopo Wanted, Kick-Ass e Kick-Ass 2.

Il film, ironico e dissacrante rispetto alla seriosità delle spy story (da quelle di OO7 a tutti i successivi cascami/epigoni che raccontano degli agenti undercover e delle loro imprese eroiche o, a volte, anche super-eroiche) racconta di una super-agenzia segreta "al servizio del Re" che si mette in azione ogni volta che si debbano raddrizzare dei torti e arrestare i lestofanti che con i loro piani "diabolici" minacciano l'assetto mondiale e, in generale, l'Umanità.
The Kingsmen (ricordiamo che il nome King's Men ha un suo antecedente storico nella compagnia di attori elisabettiani di cui faceva parte lo stesso William Shakespeare) non costituiscono un servizio segreto codificato - per così dire "istituzionale" - ma sono un'èòite aristocratica che seleziona i suoi adepti con tecniche di iniziazione quasi massonica. I prescelti sono solo ed escluiivament eun rincalzo di coro che sono caduti in servizio o che sono costretti a ritirarsi per raggiunti limiti di età. Ogni membro può presentare un proprio candidato e quindi il gruppo di nuovi candidati verrà sottoposto ad un difficile percorso di addestramento sino ai suoi possibili esiti: o si viene accettati o si viene scartati.

Agli adepti sono richieste le qualità di coraggio, abnegazione, spirito di iniziativa, attenzione alla salvaguardia della comunità che rimandano direttamente alle qualità morali dei Cavalieri della Tavola Rotonda e alle leggende arturiane:non a caso i membri di questa setta ristretta scelgono di portare nomi di personaggi della saga della Tavola Rotonda.
Il tutto è condito da tanta ironia, sia nell'illustrare il percorso di formazione dei nuovi adepti, sia nellanarrrazione delle imprese che sono chiamati a compiere nella lotta eterna contro il vilain di turno che si ripresenta sempre come un eroe negativo dai mille volti.

Continue le citazioni dei film di james Bond prototipo dell'agente segreto al servizio di Sua Maestà, per concludere ogni volta che qui si fa sul serio e che le cose non finiscono mai "come in quel film".

Grandi le interpretazioni di Colin Firth nei panni di Harry Hart - Galahad, ma soprattutto di Samuel L. jackson nei panni di un eccellente Richard Valentine, vilain di turno impegnato in un progetto di controllo totale dell'umanità per mezzo d'una tecnologia microchip bionica, per non parlare di un sempre più attempato Michael Caine nella veste di Artù a capo della loggia segreta, ma inaspettatamente corruttibile.

E' un film da guardare senza pregiudizi, solo per divertirsi e godere della garbata ironia che lo pervade, ricordando che, come afferma lo stesso Jackson nei panni di Valentine, sono sempre i "cattivi" i personaggi più geniali e simpatici. Senza i "cattivi" non ci sarebbero agenti segreti che abbiano come mission quella di sgominarli: e, dunque, senza cattivi fine del divertimento!

Kingsman. The Secret Service. Un film godibile che ironizza sugli 007 e sulle spy storyKingsman. The Secret Service. Un film godibile che ironizza sugli 007 e sulle spy story
Kingsman. The Secret Service. Un film godibile che ironizza sugli 007 e sulle spy storyKingsman. The Secret Service. Un film godibile che ironizza sugli 007 e sulle spy storyKingsman. The Secret Service. Un film godibile che ironizza sugli 007 e sulle spy story
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Come sono arrivato qui

DSC04695.jpegQuesta pagina è la nuova casa di due blog che alimentavo separatamente. E che erano rispettivamente: Frammenti. Appunti e pensieri sparsi da un diario di bordo e Pensieri sparsi. Riflessioni su temi vari, racconti e piccoli testi senza pretese.

Era diventato davvero troppo dispendioso in termini di tempi richiesti alimentarli entrambi, anche perchè nati per caso, mentre armeggiavo - ancora alle prime armi - per creare un blog, me li ero ritrovati ambedue, benchè la mia idea originaria fosse stata quella di averne uno solo. Infatti, non a caso, le loro intestazioni erano abbastanza simili: creatone uno - non ricordo quale dei due per primo - lo ho "perso" (per quanto strano ciò possa sembrare) e mi diedi alacremente da fare per ricrearne uno nuovo. Qualche tempo - nel frattempo ero divenuto più bravino - il blog perso me lo ritrovai).

Ohibò! - dissi a me stesso - E ora cosa ne faccio?

La risposta più logica sarebbe stata: Disattiviamolo!. E invece...

Mi dissi: li tengo tutti e due. E così feci. E' stato bello finchè è durato...

Ma giocare su due tavoli - e sempre con la stessa effcienza - è molto complicato, ancora di più quando i tavoli diventano tre e poi quattro e via discorrendo....

Con overblog ho trovato una "casa" che mi sembra sicuramente più soddisfacente e così, dopo molte esitazioni, mi sono deciso a fare il grande passo del trasloco, non senza un certo dispiacere, perchè il cambiamento induce sempre un po' di malinconia e qualche nostalgia.

E quindi ora eccomi qua.

E quello che ho fatto - ciò mi consola molto - rimane là e chiunque se ha la curiosità può andare a dargli un'occhiata.

 

Seguendo il link potete leggere il mio curriculum.

 

 


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